Cibo, arte, musica, storia. Quattro direttrici, quattro anime, per l’edizione 2018 di Cibart che da venerdì 27 a domenica 29 luglio trasforma il centro storico di Seravezza in una caleidoscopica ribalta della creatività, del gusto, della sorpresa. Un appuntamento attesissimo che inizia con un'anteprima il 21 e 22 luglio nella frazione di Cappella, nel segno di Michelangelo e del paesaggio.
Nelle strade, le piazze, i palazzi, il fiume del capoluogo l’orizzonte si amplia con l’offerta di momenti di scultura, pittura, street-art, fotografia, danza, performance teatrali, riflessione e approfondimento culturale, musica dal vivo, percorsi del gusto, letture… per tre lunghe serate di ininterrotta meraviglia. Tre giorni non di semplici esposizioni, ma di arte viva, che sboccia all’istante, in continuo divenire.
Le installazioni e le performance interesseranno pressoché tutto il centro, da piazza Carducci a Palazzo Mediceo, dove si potranno ammirare alcune originali proiezioni multimediali realizzate con la tecnica del video mapping. Tra i due punti estremi del centro storico, una serie di percorsi e di punti d’interesse artistico: opere esposte nella chiesina barocca della Madonna del Carmine in via Lombardi; la mostra nel Garage Cibart di via del Palazzo; i pittori e i loro quadri in via Del Greco; le imponenti creazioni in maglieria urbana, alte fino a sette metri, in via Pea e un po’ in tutto il centro; le installazioni nei giardini di fronte all’ex ospedale Campana e sul retro del Duomo; le sculture e le fotografie a Palazzo Rossetti; le opere sospese sull’acqua nell’alveo del fiume. Complessivamente saranno circa 150 gli artisti coinvolti, di tutte le nazionalità.
Piazza Carducci, come detto, ospiterà le performance, i concerti e gli incontri. Da segnalare in particolare questi ultimi – tre in tutto –, ognuno su un tema specifico. Si inizierà venerdì sera alle 20:10 con Costantino Paolicchi, che proporrà una narrazione artistica dal titolo “Michelangelo racconta 500 anni dopo”. L’approfondimento culturale di sabato sarà invece su arte e creatività, mentre domenica si parlerà dei vari volti del cibo (in entrambi i casi inizio alle ore 19:00). Sul palco si alterneranno ogni sera vari artisti e performer e tutte le giornate saranno chiuse da un concerto di musica rock o pop. Da segnalare inoltre l’esibizione dei piccoli musicisti dell’Ensemble Archibaleno in Duomo domenica alle 20:30.
Il cibo sarà ancora uno dei punti di forza della manifestazione, con aree dedicate più ampie e diversificate rispetto allo scorso anno. Lo street-food sarà concentrato in via Lungoserra: una lunga teoria di postazioni da tutta la Toscana (e oltre) con tipicità e specialità da assaggiare e provare a rotazione nell’arco dei tre giorni. Buona cucina, naturalmente, anche nei ristoranti del centro, tutti aperti no-stop per accogliere il pubblico della rassegna, in alcuni casi con menù pensati ad hoc per la manifestazione. Cantine e case vinicole saranno invece in via Fusco, la strada dei vignaioli, con una vasta selezione di etichette in degustazione e in vendita.
Praticamente impossibile dar conto nel dettaglio dell’intero programma delle tre serate Cibart. Tra le proposte più originali e coinvolgenti si segnalano il laboratorio di serigrafia per imparare a realizzare borse e colorate t-shirt, il workshop foto-cinematografico che consentirà ai partecipanti di progettare, girare e montare un cortometraggio nel corso della manifestazione, le sculture sonore in marmo che a fine evento saranno donate alla città, l’attesa ricollocazione delle controverse sculture già esposte nell’Anteprima, le opere scolpite dagli allievi della China Academy of Art nel corso del seminario tenuto alla Cappella da Jörg Plickat.
Cibart è organizzata dall’associazione omonima con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Seravezza e con il supporto della Pro Loco e della Misericordia di Seravezza.