Fra tradizione e leggenda, tutte le castagne della montagna lucchese.

A ottobre le giornate si fanno più fredde, il sole tramonta presto. Per le vie del centro un odore intenso, dolce e un po’ bruciato, e da piccoli bracieri posti ai crocevia delle strade si alzano nuvolette di fumo che si mischiano alla nebbiolina autunnale. Il venditore più pittoresco di fronte a uno di questi bracieri invita i passanti con cantilene a intervalli regolari “mondinee..mondine caldee!”. È tempo di Castagne.. di riunioni davanti al camino a sporcarsi le mani nello sbucciarle…

Elena, la più antica famiglia vinaia di Montecarlo

La famiglia di Elena Carmignani, produttrice di vino, è una delle più antiche di Montecarlo, attivi dal 1386 si sono tramandati questa passione di generazione in generazione.  Otto ettari di vigna danno buoni bianchi e rossi da vari vitigni: trebbiano,vermentino,malvasia bianca, roussanne, semillion Per il Montecarlo bianco DOC rossi: sangiovese, canaiolo, syrah, merlot, cabernet, ciliegiolo e altri vitigni per la IGT che, diversamente dai DOC, hanno un disciplinare meno rigoroso e permettono di aggiungere creatività e gusto nella produzione.

Lorenzo: il farro è il suo mestiere.

Lorenzo è produttore e venditore di farro della Garfagnana, presidente del consorzio del farro igp; uno insomma che di farro se ne intende. Raccontato della sua azienda, della sua terra, e dalle sue parole traspare quanto la coltivazione di questo prodotto sia vanto per questo territorio ricchissimo di prodotti alimentari sani, coltivati e prodotti con quella lentezza e quella passione che rende le cose.. buone.

Il castagnaccio, torta di neccio

Cosa ci vuole(per 4 persone)

400 gr di farina di neccio, 500 gr di acqua, 30 gr di gherigli di noci spezzettati, la scorza di un arancia (solo la parte gialla) a pezzi, rosmarino, olio EVO, sale

Come si fa
Aggiungere alla farina poco alla volta l’acqua e un pizzico di sale. Amalgamare e versare in una teglia rotonda in uno strato alto cm 1,5, irrorare la superficie con un filo d olio, cospargere le noci, i pezzetti di rosmarino, e la buccia dell’arancia. Infornare per 40 minuti a 200 gradi.

La torta d’erbi di Maura

La torta d’erbi è un dolce di pasta frolla di forma rotonda cotta in forno dall'insolito ripieno di bietole, pane raffermo e piccole delizie, come nella tradizione della cucina "povera" lucchese.

E' la torta tradizionale di santa Zita, santa cara ai lucchesi, co-patrona di Lucca, delle casalinghe, dei guardarobieri e dei fornai. Viene celebrata in città il 27 aprile con mostre e mercatini floreali dislocati in varie piazze del centro storico. Per le strade il profumo dei fiori si fonde a quello delle torte d’erbi, preparate nelle case.