Anteprima Vini della Costa Toscana 2022

Eventi
Primavera

Degustazione, esperienze e storia in un unico evento.

Manca ormai pochissimo alla 21esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, le migliore aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare.

Anzi, tante piccole storie di produttori che fanno della terra il lavoro quotidiano. Agricoltura e viticoltura eroica: Anteprima Vini dà infatti spazio anche a quelle realtà che resistono, che si fanno custodi e guardiani di un sapere antico. Nell’ampia offerta della 21esima edizione, che sabato (30 aprile) e domenica 1 maggio porta al Real Collegio di Lucca 80 produttori e oltre 400 etichette, spiccano in particolare tre piccole ma preziose esperienze.

Dalla Lunigiana, al confine tra Toscana e Liguria, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Estesa anche con due “satelliti” nelle Cinque Terre e nei terreni del Candia sulle Apuane, la Terenzuola difende la sua storicità eroica:  giunta oggi alla trentesima vendemmia, l’azienda di Giuliani nasce tra la prima e la seconda guerra mondiale come impresa di famiglia. Ancora adesso tutto il lavoro si svolge manualmente, senza ausili meccanici: una virtù nata dalla necessità di coltivare gli appezzamenti a picco sul mare, da una parte, e arroccati in montagna, dall’altra. Una storia che unisce sapere antico e capacità di rinnovamento, come ben sintetizza Ivan Giuliani, membro del consiglio dei Grandi Cru di Costa Toscana, continuamente spinto a cercare nuove vie per affermare la propria realtà è tramandare il proprio sapere.

Ancora mare, ma questa volta aperto e volitivo, come quello che bagna l’Isola del Giglio. È qui che nasce il Paradiso dei conigli da Massimo Piccin e Alice Dal Gobbo. Su terreni  impervi, battuti dal vento e dal salmastro, i vigneti del Paradiso dei Conigli si adattano alle diverse zone dell’isola, caratterizzate da microclimi differenti capaci di influenzare le produzioni. Qui la viticoltura si fa eroica nella difesa e nella riscoperta della tradizione vinicola dell’Isola, recuperando alcuni vitigni rossi rari e autoctoni.

Con la Maestà della Formica si torna a Lucca, a Careggine per l’esattezza: alle pendici del Sumbra, resiste l’agricoltura biodinamica guidata da Andrea Elmi. Un approccio del tutto naturale, improntato alla difesa dell’ambiente che qui trova chi sa agevolarlo e sfruttarlo con  delicatezza e rispetto. Non solo le tipiche conserve, che sfruttano al massimo tutti i frutti della terra, ma anche l’eroica volontà di coltivare un riesling d’alta quota e di recuperare vecchie vigne, in alcuni casi più che centenarie, dislocate in differenti comuni della Garfagnana.

I chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.